1914 – 2014 Altrememorie di Laura Carraro e Mohamed Chabarik

Due sculture in mosaico immerse nella natura raccontano una storia lunga almeno cent’anni. Scavano nella memoria e al tempo stesso leggono il tempo attuale, rivolgendo lo sguardo verso un futuro ancora da scrivere.

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1914 – 2014. Memoria e Attualità

Le due opere di Laura Carraro e Mohamed Chabarik sono state pensate e realizzate per il Parco dell’arte Altrememorie, un progetto che cerca di costruire spazi di pace e dialogo negli stessi luoghi dove 100 anni fa si costruivano spazi di guerra.
Un parco diffuso, che ha il suo cuore nei boschi della Val Saisera (FVG), ma che si sviluppa lungo i confini disseminandovi opere d’arte contemporanea. È proprio su uno di questi confini, tra Italia (Drenchia) e Slovenia (Tolmin), che si trovano le due sculture musive.

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In primo piano L’Attualità di Mohamed Chabarik – © Foto Giovanni Chiarot/Puntozero

Materiale fondamentale e comune alle due opere è quello dei sassi: i sassi si portano dietro la storia del mondo. Questi sono stati raccolti tra il Tagliamento e la Val Saisera sulle Dolomiti Friulane, luoghi in cui si è combattuta la prima guerra mondiale, gli stessi luoghi in cui le opere saranno installate con l’arrivo della primavera, unendosi così alle altre installazioni già presenti nel Parco.

CHE COSA HA SENSO DIRE SULLA GUERRA E SULLA VITA, OGGI, A 100 ANNI DI DISTANZA DALLA PRIMA, GRANDE, GUERRA MONDIALE?

LA MEMORIA – Laura Carraro

sassi e pietre, scotch nero, cemento

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La Memoria di Laura Carraro – © Foto Giovanni Chiarot/Puntozero

Il ricordo inizia con l’atto del raccogliere i pezzi di una storia e “ricucirli”, metterli insieme: nella parte alta della scultura i sassi, raccolti nei luoghi della guerra, sono stati ricomposti e tenuti insieme perché possano essere testimoni. Testimoni di storie tragiche e di dolore che non devono essere dimenticate, nella coscienza individuale e civile.
Eppure la memoria ha un funzionamento tutto suo: affievolisce, deforma, curva. I sassi spigolosi diventano tondi, vengono erosi fino a perdersi e confondersi con la terra.

Così la memoria si trasforma in una grande possibilità: abbiamo pagine bianche da scrivere, ma con una linea di consapevolezza già scritta, che ci mantiene vigili, che crea un ponte verso L’attualità.

L’ATTUALITA’ – Mohamed Chabarik
sassi e pietre, smalti veneziani, cemento

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L’Attualità di Mohamed Chabarik – © Foto Giovanni Chiarot/Puntozero

Se qui, in quest’angolo di mondo, è tempo di pace relativa, una terza guerra mondiale è in corso in vari luoghi della terra.
I sassi aguzzi de La memoria (raccolti nei luoghi in cui si è combattuta la Grande Guerra) si confondono e uniscono al vetro rosso e tagliente, simbolo delle tragedie di oggi.
Queste attualità però non sono riconosciute fino in fondo, la visione che ne abbiamo da qui e l’importanza che gli viene data è parziale e relativa.
Uno dei lati della scultura riflette proprio il problema di queste visioni distorte e verità confuse: linee e strati diversi, tracciati dai media, dai governi e dalla mediocrità comune, impediscono di rendersi conto di cosa stia succedendo in questi “altrove”, non così lontani.

ALTREMEMORIE
Il Parco dell’arte, situato nei territori della Val Saisera, sta prendendo forma grazie alla creatività di svariati artisti internazionali invitati a produrre installazioni di arte contemporanea negli stessi luoghi dove 100 anni prima giovani di tutta Europa costruivano spazi di conflitto.

L'Attualità di Giovanni Chiarot - © Foto Giovanni Chiarot/Puntozero

La Memoria di Laura Carraro – © Foto Giovanni Chiarot/Puntozero

La Memoria di Laura Carraro e l'attualità di Mohamed Chabarik - © Foto Giovanni Chiarot/Puntozero

La Memoria di Laura Carraro e l’Attualità di Mohamed Chabarik – © Foto Giovanni Chiarot/Puntozero