Perché si utilizzano i sassi nel mosaico e quale valore racchiudono?

 “I sassi si portano dietro la storia del mondo. E molto spesso sono proprio loro a suggerirci l’opera e il suo messaggio”.

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(Personaggi da terra – Tiziano Terzani di Mohamed Chabarik / Sassi del fiume Tagliamento)

Laura Carraro e Mohamed Chabarik raccontano il grande valore dei sassi nel mosaico. Sassi rotondi e levigati, sassi ruvidi e porosi, sassi bianchi o bruni, rosa, verdi o rossicci. Apparentemente muti e immobili, i sassi sono in realtà materia pulsante.

Utilizzare materiale sassoso per realizzare mosaici è piuttosto naturale, ma pare esserlo ancor di più tra i mosaicisti spilimberghesi. Quasi fosse una caratteristica essenziale per una scuola nata e cresciuta sulle rive di due fiumi – Meduna e Tagliamento – famosi per la particolare bellezza e per la consistenza dei loro sassi.
(Pavimento Scuola Mosaicisti del Friuli, personificazioni dei fiumi Meduna e Tagliamento)


pavimento Scuola Mosaicisti del Friuli, personificazioni dei fiumi Meduna e Tagliamento

Per Laura e Mohamed si tratta di una scelta stilistica, che ha a che fare anche con il significato profondo che ogni sasso racchiude.

“Quando nei nostri lavori scegliamo di utilizzare i sassi, lo facciamo per diversi motivi.
Innanzitutto per l’effetto finale: il mosaico risulta più morbido, perché le tessere sono tonde o ovali.
Ma quello che ci piace è anche e soprattutto la metafora del sasso, il suo significato profondo. Infatti, per diventare ciò che è, per raggiungere la sua forma, il sasso ha seguito un percorso storico millenario. I sassi si portano dietro la storia del mondo.
E poi, rispetto ad altri materiali, mantengono un contatto diretto con la natura.
È bello vedere come una volta utilizzato ciò che ci viene offerto dalla natura, diventi la nostra opera, un’opera che poi offriamo a nostra volta. È come un circolo”.

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(
texture sassi – La memoria di Laura Carraro / Sassi della Val Saisera)

Il taglio

“L’approccio del taglio non cambia e anche i sassi, come gli smalti e altri materiali, li tagliamo a mano con martellina. Il sasso però lo dividiamo e lo riduciamo meno, per mantenerne l’aspetto. Il sasso quindi è più immediato, conserva la sua forma e subisce meno l’azione umana. Ma non per questo vale di meno. Infatti, il grande valore sta nella ricerca, nella scelta, nel trasporto”.
(texture sassi – La sacra famiglia di Laura Carraro)


texture sassi 5 -la sacra famiglia


La raccolta

“La parte della raccolta è un rito bellissimo, che ci accomuna agli antichi terrazzieri. Anche noi come loro perpetuiamo questo rituale storico.
È il momento della scelta, della cura. Il valore di un mosaico fatto interamente di sassi porta in sé il valore della natura, ma anche del tempo, delle ore trascorse chinati sul greto del fiume, scegliendo le forme e i colori più belli.
Una volta è capitato che dovendo andare a cercare dei sassi per le pareti di una doccia su commissione, abbiamo coinvolto il cliente, che è venuto con noi al fiume a sceglierli e raccoglierli”.
(Doccia – Sassi di fiume)


doccia sassi 1

Lasciarsi ispirare dalla forma

“Il sasso ha una sua forma e molto spesso è proprio lei a suggerirci l’opera e la sua metafora. La forma del sasso ha ispirato, per esempio, la collezione Petra Musiva, o le margherite dei 20Quadro, o le due opere che verranno installate nel Parco dell’arte Altrememorie, realizzate con i sassi trovati proprio nei luoghi del Parco, in Val Saisera.
La fisicità del sasso diventa quindi parte integrante del significato dell’opera”.

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(Petra Musiva – collezione in collaborazione con Daniela Isola)

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(Particolare 20Quadro)

“I sassi sono sculture del mare e dei fiumi. Ognuno è diverso dagli altri, non ci sono due sassi uguali, sono tutti pezzi unici, come le opere d’arte”.
Bruno Munari – Da lontano era un’isola

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(Personaggi da terra – Fabrizio De André di Mohamed Chabarik / Sassi del fiume Tagliamento)

[Articolo a cura di Laura Pizzini]