Esercizi di leggerezza

L’ultima opera di Mohamed Chabarik: Senza titolo 3

Appare come un mosaico. In realtà questa opera è fatta non di tessere, gli elementi che normalmente compongono un mosaico, ma degli spazi che intercorrono tra le tessere, per definizione chiamati fughe.

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Mohamed Chabarik, Senza titolo 3, dettaglio.


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Mohamed Chabarik, Senza titolo 3, 2017. 140 x 60 cm ca. Foto di Giovanni Chiarot/Zeroidee

Ed ecco, questo mosaico senza tessere né titolo, è una pura fuga, come se le tessere fossero scappate, consumate oppure rubate, lasciando lo spazio che un tempo occupavano ad un gioco di ombre.
Da un altro punto di vista, più a livello di inconscio, è fuga dal passato, rovinato ulteriormente dal presente; è un distaccarsi dalla rigidità del supporto per fluttuare in una dimensione poetica e fragile.

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Mohamed Chabarik, Senza titolo 3, 2017. 140 x 60 cm ca. Foto di Giovanni Chiarot/Zeroidee

Si può anche definire quest’opera una scultura che simula il mosaico, il quale è stato per secoli schiavo delle altre arti, un’imitazione della pittura. Così questa è una piccola rivincita del mosaico: trasformarsi da tecnica applicativa a chiave di espressione autonoma, da imitare a sua volta.

Foto di Giovanni Chiarot/Zeroidee

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