“CONOSCERE”. UN MOSAICO RACCONTATO DAI SUOI COMMITTENTI
Intervista a cura di Laura Pizzini/Zeroidee
“Conoscere”. La conoscenza reciproca come via per un’integrazione e una relazione vere, tra le persone come tra le culture.
CONOSCERE – Laura Carraro e Mohamed Chabarik
2015
400 x 300 cm ca. Marmi, sassi di cogolo, smalti e ori veneziani.
ph Giovanni Chiarot/Zeroidee
“Conoscere” è un’opera nata da un incontro tra persone che hanno voluto guardare lontano, confrontarsi a fondo per trovare insieme un orizzonte di significato.
Il mosaico che Laura Carraro e Mohamed Chabarik hanno realizzato per Giulia e Giorgio parla di attualità, di incrocio tra le culture, delle lingue come importanti veicoli di scambio e portatrici di identità.
Il mosaico contemporaneo è qui utilizzato come medium di forme, segni e colori.
(Conoscere, ph Giovanni Chiarot/Zeroidee)
Con “Conoscere” scopriamo e raccontiamo l’opera musiva non dal punto di vista di chi l’ha realizzata ma di coloro che l’hanno domandata, desiderata, attesa.
Giorgio e Giulia, tutto è cominciato con tre pareti a lungo rimaste vuote, in una posizione per nulla facile da riempire. Com’è nata l’idea del mosaico?
La posizione particolare e la dimensione articolata del sotto lucernaio a vista che si trova sopra il soggiorno di casa ci aveva fatto rimandare molte volte, negli anni, la decisione per una soluzione soddisfacente circa la possibilità di accostare un’opera a quelle pareti vuote.
L’idea del mosaico invece era già balenata, mancava però l’idea da sviluppare. Inoltre il timore di una forma tradizionale e un impatto forte ci frenava.
Poi, per caso, la visita sul sito web del laboratorio di Laura e Mohamed con le opere realizzate, le varie dimensioni e soluzioni, le titolazioni dal significato profondo, la scoperta di un’arte musiva moderna al passo con i tempi: il mosaico contemporaneo appunto.
Linee, colori, forme, richiami che alleggerivano e creavano novità in un materiale normalmente legato alla tradizione. La curiosità ci ha spinto a conoscere questi giovani mosaicisti e il loro modo di operare.
Quindi il primo contatto nel loro negozio, ricambiato qualche tempo dopo con la loro visita a casa nostra, sia per un soprallugo ma anche per comprendere le nostre esigenze e le idee da sviluppare e proporre.
Com’è nato il tema, l’idea che ha poi ispirato il mosaico?
Il tema restava tutto da decidere.
Mohamed ha voluto conoscere il lavoro di Giulia (la Tipografia!) e subito deve essergli venuta l’idea dei caratteri, cara alla cultura araba.
Poi ci siamo scambiati alcuni punti di vista sui temi generali della vita, le contingenze e le problematiche sociali più vicine. Non molto dopo la proposta del tema ideato da Laura e Mohamed: “La conoscenza reciproca è l’unica via per una integrazione e una relazione vere… Le lingue sono tra i più importanti veicoli di scambio e portatrici di identità”.
Il messaggio ci è piaciuto subito, semplice e diretto, non caricato da inutili retoriche, considerato che i due artisti questo tema lo stanno sperimentando in prima persona.
Le forme dell’opera sono il risultato dell’intreccio di alcune delle lettere/ideogrammi che compongono la parola “conoscere/conoscenza” in tre diverse lingue (italiano, arabo, cinese) a rappresentare simbolicamente l’intera umanità. L’opera si è sviluppata nel libero intreccio dei vari caratteri e i colori utilizzati richiamano gradazioni presenti nella nostra casa. Dopo l’idea, anche il progetto da realizzare incontrava i nostri gusti.
(Conoscere, ph Giovanni Chiarot/Zeroidee)
Il significato di “Conoscere” è quindi andato costruendosi nel dialogo e nella conoscenza tra voi quattro, come in un accompagnamento alla nascita concettuale dell’opera. E dopo la fase ideativa e progettuale?
Di seguito al percorso concettuale, già in sé gratificante, abbiamo accompagnato la nascita pratica dell’opera seguendo le varie fasi della realizzazione e della composizione. Soprattutto l’assemblaggio dove, dopo l’installazione di un ponteggio interno, è stato possibile assistere in diretta alle fasi dell’ancoraggio alle pareti, al divenire dell’opera che nasceva sotto i nostri occhi.
Nonostante le grandi dimensioni, la leggerezza e la delicatezza del mosaico non ha creato impatti di sorta anzi, fin da subito, si è rivelato una presenza discreta e gradevole, oltre che significativa e di alto valore artistico.
È stata decisamente una bella esperienza, che tutt’ora continuiamo a condividere con amici e ospiti in quanto la sua presenza in casa non manca di attirare l’attenzione.
SCHEDA ARTISTICA > Conoscere – Laura Carraro e Mohamed Chabarik
Oggi “Conoscere” occupa tre pareti, nello spazio architettonico molto particolare per il quale è stata creata, illuminato dalla luce naturale dall’alto.
I colori sono quelli della terra, già presenti nella casa (il verde e l’ocra-arancio), e del cielo, soprattutto nella zona che s’avvicina alla finestra sul soffitto.
Non c’è una cornice né una forma geometrica a racchiuderla, ma si sviluppa in maniera libera, in leggero rilievo rispetto ai muri.
Il movimento e la tridimensionalità della superficie musiva arricchiscono le pareti di un valore scultoreo, e le tessere, soprattutto quelle di vetro e d’oro, inclinate in diverse direzioni, rifrangono la luce che le colpisce.
(Conoscere, ph Giovanni Chiarot/Zeroidee)